Un viaggio attraverso la mia vita

Sono nata a Beirut, in Libano , nel 1979, durante il periodo della guerra civile. All’età di tre mesi, mi sono ritrovata ad Abidjan, la capitale economica della Costa d’Avorio , in quanto i miei genitori, entrambi libanesi, si erano già stabiliti in questo paese dove mio nonno (dal lato paterno) si era insediato negli anni ’20.

Crescendo in Costa d’Avorio, sono stata immersa in un vivace melting pot culturale. Ex colonia francese , dove la lingua ufficiale continua ad essere il francese, ho frequentato una scuola francese.

 
L’esposizione a diverse lingue, culture ed esperienze ha plasmato la mia visione del mondo e ha nutrito la mia curiosità.
Dopo aver completato il liceo, all’età di 17 anni, ho intrapreso un percorso quinquennale di studi in architettura d’interni, una scelta motivata dal desiderio di contribuire all’attività della mia famiglia. Dal 1997 al 1999, ho studiato a Philadelphia, negli Stati Uniti , immersa in un diverso ambiente accademico e culturale. In quel periodo, mio fratello maggiore stava terminando lì i suoi studi.

Durante l’estate del 1999, ho intrapreso uno stage di tre mesi presso la rinomata azienda Villeroy and Boch in Germania , specificamente nel reparto di architettura. In quel periodo mi sono trovata in quella che era una delle prime versioni di “bed and breakfast”. Ho incontrato una meravigliosa famiglia che mi ha trattata come una di loro. Questa esperienza ha alimentato la mia passione per i viaggi.

Nonostante fossi inizialmente attratta dal completare i miei studi in Libano per ricollegarmi alle mie radici, motivi personali e familiari mi hanno riportato ad Abidjan dopo soli tre mesi. Un senso di appartenenza e un forte richiamo verso la casa della mia infanzia mi hanno accompagnato costantemente nel mio percorso di vita.

Nel 2000 ho ripreso i miei studi a Ginevra, in Svizzera , dove ho proseguito il mio percorso accademico fino al 2002. Sebbene avessi inizialmente pianificato di laurearmi nell’estate del 2003, ho preso la decisione, nell’incompremsione generale, di interrompere i miei studi e tornare ad Abidjan.

 
Nonostante le diverse opportunità all’estero, c’era qualcosa ad Abidjan che mi attirava costantemente.

Nel 2003, ho iniziato un nuovo capitolo della mia vita sposandomi. Il mio partner, Matteo, italiano di nascita e cresciuto in Costa d’Avorio, ha portato nella nostra relazione un mix di culture con la sua meravigliosa famiglia. Insieme, abbiamo avuto tre figli: Stefano, nato a Genova nel 2005; Luca, nato ad Abidjan nel 2007; e Shana, nata in Svizzera nel 2009.

Il 2007 ha segnato l’inizio della “vita da expat” per me e la mia famiglia. Ci siamo trasferiti in una serie di luoghi, iniziando da San Pedro in Costa d’Avorio fino al 2009, seguito da Dar es Salaam in Tanzania fino al 2011, e poi in Guinea a Conakry.

 
Ogni trasferimento ha portato nuove sfide, difficoltà e opportunità, arricchendo ulteriormente le esperienze diverse della nostra famiglia.

Tuttavia, nel 2013, ho preso la decisione di stabilirmi a Genova in Italia con i miei figli. Questa scelta è stata guidata dal desiderio di essere più vicina a mia suocera. Inoltre, volevo che i miei figli imparassero l’italiano e scoprissero la loro eredità italiana.

 
Inizialmente pensato come un trasferimento temporaneo, Genova è diventata gradualmente la nostra nuova casa.

Dopo cinque anni, Matteo ha deciso di unirsi a noi, anche se la transizione non è stata priva di difficoltà. Si è dovuto adattare ad un nuovo paese e alla vita lavorativa a Milano: ha accettato di fare il pendolare e nei fine settimana essere presente per la famiglia.

Durante tutto il mio percorso di vita, ho abbracciato il cambiamento, mi sono adattata a diversi ambienti e ho forgiato un senso di appartenenza ovunque mi trovassi. La vita da expat non ha solo plasmato il mio carattere, ma ha anche offerto preziose opportunità per la crescita personale, lo scambio culturale e una profonda comprensione dell’interconnessione del nostro mondo diversificato.